Allegretto ha celebrato i suoi primi due anni di vita in apparente silenzio: nessuna festa, nessuna parola nel giorno che la burocrazia ha scelto come sua data di ‘nascita’. Noi eravamo lontani, in un altro dei nostri luoghi di elezione – Montegridolfo – ancora ignari del fatto che di lì a poco avremmo udito una nuova chiamata a far diventare questo luogo ciò che nel mio cuore è da sempre.

Ho sentito allora che oggi è il momento corretto per dire grazie a questo luogo, a ciò che è stato ed è diventato in questi due anni, trasformandosi insieme alla nostra famiglia. Momento significativo perché confuso: la strada che si era fatta improvvisamente chiara (anzi, sfavillante di luce) al nostro ritorno altrettanto improvvisamente si è coperta di nuvole. E proprio quando c’è meno luce occorre più fiducia, la fiducia che nelle nuvole sta un invito a un nuovo cammino.

Per questo oggi dico di nuovo: grazie Allegretto, grazie di esserci, grazie di avermi mostrato ancora una volta la nostra capacità di realizzare ciò che diciamo, grazie per i numeri che ogni giorno mi metti davanti e che mi ricordano chi sono diventata in quel preciso momento, grazie per averci portato tante persone buone e parte della loro vita, grazie per essere il segno vivente di come sogni che affondano le radici nei pensieri di una bimba possono avere corpo, presenza ed energia, grazie perché mi ricordi ogni giorno che è ora di vivere la vita che ho immaginato.

Categories: frammenti di storia

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